Rapporto Antigone: la situazione nelle carceri italiane
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Rapporto Antigone: la situazione nelle carceri italiane

Prigione

Ogni anno l’associazione Antigone pubblica i dati della situazione carceraria in Italia.

Il quadro di quest’anno si mostra ancora molto tragico. Il problema maggiore, anche in questo 18esimo rapporto Antigone, è il sovraffollamento delle carceri. Il numero delle persone detenute, ufficialmente, supera del 107% dei posti regolamentari. Purtroppo però, la situazione è anche peggiore di così perché nei posti regolamentari sono conteggiate anche reparti chiusi per manutenzione.

Il tasso di affollamento medio in Puglia è pari al 134,5%, in Lombardia al 129,9%. Ma il sovraffollamento non è l’unica piaga delle carceri italiane, un dato molto negativo è la scarsa possibilità che i detenuti hanno di lavorare sia all’interno che all’esterno o fare attività sportive o consultare la posta elettronica. Ancora più spaventosi sono i numeri che riguardano le morti e gli atti di autolesionismo e suicidi tra i detenuti. Nei primi mesi del 2022 già si registrano oltre 20 suicidi. Questo mostra quanto ancora c’è da fare nel sistema penitenziario italiano.

Prigione
Prigione

Condizioni degradanti e disumane nelle carceri italiane

Il numero di suicidi è allarmante anche tra i poliziotti penitenziari e guardie carcerarie. Ancora troppo alto il numero di overdosi e tossicomania all’interno delle carceri oltre alla sempre più frequente presenza di pazienti psichiatrici. A dominare è soprattutto la violenza, sia tra detenuti che tra poliziotti e detenuti. Per il presidente di Antigone, Gonnella, tutto l’intero sistema delle pene va ripensato perché così come è strutturato il nostro sistema penitenziale non tende alla riabilitazione ma alla recidiva. Secondo i numeri infatti solo il 38% dei detenuti è alla prima carcerazione, il restante 62% era già stato in carcere almeno un’altra volta.

Anche nelle carceri femminili la situazione è degradante poiché soltanto il 62,5% delle detenute disponeva di un servizio di ginecologia e il 58,3% di un bidet. Un altro rischio molto alto nelle carceri è anche quello delle epidemie date le scarse condizioni igieniche. Le condizioni dei detenuti sono degradanti e disumane e tutto ciò porta all’aggressività e alle violenze. Un sistema completamente da ribaltare.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 29 Aprile 2022 12:48

I cosmonauti russi espongono nello spazio la bandiera della vittoria dell’Urss nel ’45

nl pixel